Strumento - immagine - parabola? L’Arpa Barberini, il suo contesto di origine e il suo programma iconografico
L’entrata è gratuita previa prenotazione sul sito www.luganolac.ch alla pagina dell’evento (cliccare sull’icona del biglietto). I posti disponibili sono limitati.
L’evento è in collaborazione con LAC Lugano Arte e Cultura, nell’ambito di LAC edu ed ha il sostegno della Repubblica e Cantone Ticino - Fondo Swisslos
L’Arpa Barberini, creata nei primi anni Trenta del Seicento su commissione dell’omonima famiglia papale, rappresenta uno strumento a pizzico senza eguali per l’epoca e sotto ogni punto di vista. È pertanto sorprendente constatare che fino ad oggi sia stata scarsamente considerata dalla ricerca sia musicale che storico-artistica. La ragione sta anche, ma non solo, nel fatto che le arpe del XVII secolo giunte a noi sono pochissime, rendendo a priori difficile ogni confronto scientifico. Lo strumento stesso, con il suo magnifico aspetto esteriore caratterizzato da fastose decorazioni scultoree, solleva tuttora questioni fondamentali non solo a livello organologico, ma anche in relazione al suo programma iconografico. Su questo sfondo, la conferenza propone un approccio all’Arpa Barberini e al suo contesto di origine, e tenta infine di decifrare anche questo ermetico programma, inserendolo nel quadro del potere, della musica e, più in particolare, dell’emblematica del Seicento romano.
Florian Bassani Studi di musica e musicologia a Basilea e Roma. Dottorato nel 2002, poi collaboratore scientifico presso l’Istituto Storico Germanico di Roma. Dal 2011 al 2015 professore assistente all’Istituto di Musicologia dell’Università di Berna, dove ha conseguito l’abilitazione nel 2014; da allora libera docenza. Ha al suo attivo cinque monografie, dozzine di articoli, varie banche dati e edizioni musicali, borse di studio e premi di ricerca. Di recente pubblicazione: Marco Marazzoli und die Barberini-Harfe. Macht, Musik und Emblematik im römischen Seicento (Hollitzer Verlag, Wien).